Se un giorno non tornassi, bruciate questa società basata ancora sul patriarcato, che non si rende neanche conto di esserlo. Bruciate il governo, due terzi del quale è maschile. Bruciate le istituzioni e il business, con un 80% di uomini al capo, che decidono gli stipendi che, per le donne, sono ancora tra 3000€ e 16000€ all'anno meno che i colleghi. Bruciate l'educazione, che vede un ridicolo 12% di donne in posti di rettorato nelle università e un baratro nelle licenziature tecniche... sarà perchè le donne non sono "brave in matematica. Bruciate la sanità, il 75% è in mano degli uomini, quasi metà delle donne soffrono alcuna forma di violenza ostetrica nella loro vita, per non parlare del fatto che farmaci e trattamenti non hanno mai tenuto conto della nostra biologia. Senza neanche la necessità di considerare l’orribile realtà vissuta dalla maggior parte delle donne fuori dall’Europa, fuori dal mondo occidentale, questa è la realtà a casa nostra. Come, COME, cambiamo una società se le persone che prendono la maggioranza delle decisioni NON VEDE I SUOI PRIVILEGI? Il cambio necessario non possiamo farlo chi non li godiamo, quei privilegi, è evidente. Il lavoro è degli uomini. Tocca ASCOLTARE la metà dell’umanità che, da secoli, sta gridando, sta facendo luce sulle ingiustizie. Tocca guardarsi attorno e riconoscerli, i propri privilegi. La violenza di genere non è una materia pendente per le persone che la subiscono, ma per le persone che la praticano. E basta, basta con “non tutti gli uomini”. È come dire “non tutte le persone bianche” parlando di differenze razziali. Tanto vi sentite insicuri di quello che fate o non fate? Come persona bianca riconosco che ho vinto la lotteria della vita sotto molti aspetti, che assurdo sarebbe recriminare che “io” non sono razzista. Non lo sono, ed è IL MINIMO. E riconosco che razzismo e xenofobia sono dappertutto, e che per migliorare le cose il minimo che posso fare, oltre a non discriminare, è non intralciare il lavoro di chi, con molti sacrifici, sta attivamente lavorando per cambiare le cose. Se non siete uomini che violentano, che picchiano, che abusano, che fanno battutine o ci risacchiano, se siete persone che si scandalizzano per quello che succede alle donne, COMPLIMENTI!!! Non far parte delle pratice del patriarcato, è semplicemente il punto di partenza. O avete bisogno delle pacchette sulle spalle? Non lamentatevi, fin quando non abbiate rinunciato davvero a questa struttura che vi privilegia, fino al momento in cui questa struttura smetta di esistere. Riconoscete che, storicamente, siete stati e siete ancora un gruppo di potere, e come tale potete fare molto per cambiare questa situazione. Alla fine, siete voi chi prende le decisioni. Se siete questo tipo di uomini, assolutamente normali, e volete fare qualcosa di più che il minimo indispensabile, appoggiate le donne che, attorno a voi, stanno lavorando per far si che tutti, fino all’ultimo, siano esattamente normali come voi. Non c’è bisogno che prendiate voi le redini, grazie, l’avete fatto fino ad ora. Quello di cui c’è urgentemente bisogno è che sosteniate le persone che parlano per esperienze proprie. Riuscirete a mettervi in secondo piano? Riuscirete a rinunciare volontariamente ai vostri privilegi? Un giorno spero, quando la società sarà veramente equanime, si potrà allora parlare di “quell’uomo in particolare”. Le donne siamo, ancora oggi, |
L'AutriceUna Mente piena di Idee Archivi
April 2018
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